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Guida del Corso di Studio - a.a. 2024/2025

Il Corso di Laurea magistrale in Scienze linguistiche dà la possibilità a chi abbia interesse verso lo studio della facoltà del linguaggio e delle lingue naturali (inclusi i dialetti e il loro impatto sul repertorio sociolinguistico italiano) di sviluppare conoscenze e abilità lungo tre direttrici distinte ma fortemente intrecciate tra loro: innanzitutto lo studente verrà guidato verso una conoscenza approfondita delle teorie e delle metodologie (in prospettiva sia sincronica che diacronica) di maggior rilievo e impiego nella linguistica contemporanea; in secondo luogo verrà stimolata la capacità di applicare tali competenze alla descrizione scientifica dei sistemi linguistici secondo metodologie diverse; e infine le conoscenze e capacità accumulate verranno indirizzate al trattamento e all'analisi concreta di dati linguistici appartenenti a diverse tipologie testuali.

Oltre all'insegnamento di materie letterarie o linguistiche nella scuola, per le quali un'approfondita consapevolezza del funzionamento del linguaggio costituisce un requisito fondamentale, il laureato in Scienze linguistiche, proprio per l'alto grado di consapevolezza sviluppato nel maneggiare i codici linguistici, può trovare sbocchi professionali possibili nell'industria dell'editoria e delle comunicazioni, nei settori della mediazione culturale, della cooperazione internazionale e delle politiche di integrazione linguistica degli immigrati oltre che in tutte le attività connesse con la gestione del plurilinguismo, e infine nella progettazione e valutazione di strumenti informatici per il trattamento di corpora linguistici e della comunicazione verbale.

In questa prospettiva, la didattica offerta dal Corso di Laurea magistrale dà spazio consistente ai seminari, con relazioni scritte e/o orali individuali, per sviluppare e verificare le capacità argomentative e comunicative che si intendono formare, e anche nella didattica frontale viene promossa la partecipazione attiva degli studenti.

Dal punto di vista professionale, è chiaro che una approfondita consapevolezza del funzionamento del linguaggio costituisce un requisito fondamentale (anche se spesso trascurato) nella formazione di un insegnante di materie letterarie e/o linguistiche. I laureati possono pertanto prevedere come occupazione l'insegnamento nella scuola, una volta completato il processo di abilitazione all'insegnamento e superati i concorsi previsti dalla normativa vigente.

Le competenze acquisite nel Corso di Laurea magistrale permetteranno inoltre ai laureati di operare, con funzioni di elevata responsabilità, in settori quali: l'industria dell'editoria e delle comunicazioni; la cooperazione, gli istituti internazionali e gli enti che si occupano di contatti nel senso più ampio fra lingue e culture diverse (dalla politica all'economia, all'industria turistica, all'accoglienza di stranieri), in particolare rispetto alle problematiche di integrazione linguistica e di apprendimento dell'italiano come lingua seconda; le politiche di pianificazione culturale, educativa e di gestione del tenitorio, con parti col are riguardo alle minoranze linguistiche di antico e recente insedi amento; la gestione del plurilinguismo nei molteplici ambiti comunicativi legati alle nuove tecnologie mediatiche e a Internet; il trattamento di corpora linguistici; la progettazione e valutazione di banche dati di produzioni linguistiche scritte e orali, di programmi di sintesi eri conoscimento della parola e di altri strumenti informatici di gestione della comunicazione verbale.
Infine, tali competenze costituiscono la base per l'attività di ricerca in linguistica presso enti pubblici e privati, e permettono l'accesso ai dottorati in discipline linguistiche equindi, in prospettiva, alla ricerca e all'insegnamento universitario in questo campo.

Tutte le informazioni sui requisiti richiesti e sulla procedura di iscrizione sono pubblicate alla pagina Domanda e requisiti di ammissione

La tesi deve riguardare un tema di ricerca scientifica coerente con il percorso di studio seguito. Per la caratterizzazione della dissertazione finale si propongono tre modelli, non necessariamente alternativi:

  • Tesi monografica (anche di rassegna purché con carattere di autonomia e indipendenza di giudizio) su un problema di teoria, un fenomeno linguistico analizzato in sincronia o in diacronia, una situazione sociolinguistica, una corrente o un esponente rilevante di una scuola di pensiero all'interno della linguistica, o altro settore o tema ben definito della ricerca linguistica (teorica o applicata) o filologica
  • Raccolta di dati di interesse linguistico (es. un corpus di testi di produzione spontanea;  un insieme organico di dati lessicali, morfologici o sintattici relativi a una particolare varietà; la cartografazione di un particolare fenomeno o dato lessicale attraverso un complesso di varietà), trascritti e analizzati  con metodo scientifico
  • Edizione critica con commento linguistico approfondito di un testo scritto (letterario o no), in particolare relativamente a lingue/varietà antiche o poco documentate

La dissertazione va preparata sotto la guida di un relatore. Lo studente che intenda laurearsi con un relatore appartenente a un settore scientifico-disciplinare non rappresentato tra i docenti del Corso di Laurea magistrale deve richiederne per tempo esplicita autorizzazione al CCLM. Se il relatore non fa parte del Corso di Laurea magistrale, il CCLM dovrà nominare come secondo relatore uno dei docenti del Corso. 

Per il calendario delle tesi, le scadenze e gli adempimenti amministrativi legati alla presentazione della domanda di tesi e alla discussione si vedano il Calendario Didattico e la sezione "Laurearsi" della homepage del CLM.

La lista dei docenti Tutor è pubblicata alla pagina Tutor

Il Corso di Laurea è attivo nella sede di Torino (Palazzo Nuovo, via Sant'Ottavio 20).

Ultimo aggiornamento: 04/07/2024 13:20
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