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Oggetto:
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STORIA E CRITICA DELLA TELEVISIONE (LAUREA MAGISTRALE)

Oggetto:

Anno accademico 2012/2013

Codice dell'attività didattica
LET0266
Docente
Paola Pallavicini (Titolare del corso)
Corso di studi
controllare nei Piani carriera a quali Corsi di studio è offerto l'insegnamento, a seconda della coorte di riferimento
Anno
1° anno 2° anno
Periodo didattico
Secondo semestre - seconda parte
Tipologia
Per tutti gli ambiti
Crediti/Valenza
6
SSD dell'attività didattica
L-ART/06 - cinema, fotografia e televisione
Modalità di erogazione
Tradizionale
Lingua di insegnamento
Italiano
Modalità di frequenza
Facoltativa
Tipologia d'esame
Orale
Oggetto:

Sommario insegnamento

Oggetto:

Obiettivi formativi

Il corso si propone di fornire gli strumenti teorici e concettuali per cogliere le dimensioni di storicità che segnano l’azione del medium televisivo. A partire da una critica della tradizione interpretativa che identifica l’azione storica della televisione con l’azione esercitata dai contenuti da essa distribuiti (riconoscendo alla televisione un’azione uniforme e omogenea in ogni cultura e in ogni tempo),  verranno analizzate le relazioni reciproche tra tecnologia, genere e politica che concorrono a definire l’azione storica del medium televisivo.

L’iscrizione al corso è obbligatoria (anche per coloro che non potessero frequentare le lezioni).

La frequenza alle lezioni è caldamente consigliata.

The course aims to provide theoretical and conceptual tools useful to grasp historicity dimensions that mark the action of  television medium.

 

Starting from a critique of the interpretative tradition which identifies television historical action and the action exerted by contents it distributes (asserting an uniform and consistent action in every culture and every age), the course will explore the reciprocal relationships between technology, gender and politics that concur to define the historical action of the television medium.

 

The course registration is required (even for those who could not attend classes).

Class attendance is strongly recommended.

 

Oggetto:

Programma

Dalle masse alla massa, e ritorno: televisione, genere e tecnologia dall’età classica del broadcasting analogico alla digitalizzazione del sistema dei media (1940-2012).

Il corso si propone di fornire gli strumenti teorici e concettuali utili alla comprensione delle dimensioni di storicità che caratterizzano l’azione del medium televisivo.  A partire dalla analisi, storica e critica, del paradigma della comunicazione di massa  che qualifica l’azione storica del medium televisivo in relazione all’ampiezza della audience cui esso distribuisce i suoi contenuti, il corso affronterà l’analisi dei fondamenti concettuali e teorici che permettono di ripensare  alla storia della televisione in una prospettiva utile a comprendere:

1) L’evoluzione e la crisi del modello televisivo classico, delineatosi negli anni Quaranta del Novecento sulla base della tecnologia del broadcasting analogico e, a tutt’oggi, considerato implicitamente riferimento  unico e imprescindibile per la definizione della “Televisione”;

2) Il potenziale di trasformazione del medium televisivo inscritto nel processo di digitalizzazione del sistema dei media in atto, con particolare attenzione per la riemersione di pratiche di “tele-visione” escluse dal vecchio paradigma analitico;

3) L’esclusione dai quadri analitici e teorici degli Studi di Comunicazione della dimensione di genere, intesa come dimensione strutturante sia la vita sociale e sia le dinamiche - tecnologiche, politiche, culturali ed economiche - del sistema dei media.

From The Masses to Mass , and return: Television, Gender and Technology from Analog Broadcasting Classical Era to the digitization of the media system (1940-2012).

The course aims to provide the theoretical tools and concepts useful to understand the dimensions of historicity that characterize the action of the medium of television.

Starting from the analysis, historical and critical, of the paradigm of mass communication - that qualifies the historical action of the television medium in relation to the size of the audience to which it distributes its content - the course will deal with the analysis of a different conceptual and theoretical frame which allows us  to rethink the history of television in a  perspective useful to understand:

1) The historical evolution and crisis of the Television classical model - which emerged in the Forties of the XX century - based on the technology of analogue broadcasting and still today implicitly considered the unique and irreplaceable reference for the definition of  "Television"; 

2) The potential for the television medium transformation inscribed  in the current digitization process of the media system, with particular attention for the re-emergence of  social practices of "tele-vision" outside the old analytical paradigm ; 

3) The historical exclusion of the analytical category of gender from the dominant theoretical frameworks in the Communication Studies (and its usefulness in the understanding of  the dynamics - technological, political, cultural and economic - of the media system)

The course registration is required (even for those who could not attend classes).

Class attendance is strongly recommended.

Testi consigliati e bibliografia

Oggetto:

Programma d’esame (1+2+3+4):

1)      Il corso

2)      Testi obbligatori per tutti (tot pagine: 228)

  1. Joan Scott, “Il genere. Un’utile categoria di analisi storica”, in Paola Di Cori, Altre Storie. La critica femminista alla storia, CLUEB, Bologna, 2000 (p.307-347) [ed.or. “"Gender: A Useful Category of Historical Analysis“, American Historical Review, a.91, n.5, 1986]
  2. Bruno Latour, “Dove sono le masse mancanti? Sociologia di alcuni oggetti di uso comune” (p.81-119) in Alvise Mattozzi (a cura di), Il senso degli oggetti tecnici, Meltemi, 2006 [Ed. or. “Where are the missing Masses? The Sociology of Few Mundane Artefacts” in W.E. Bijker, J.Law, Shaping Technology/Building Society, MIT Press, 1992
  3. Cécile Meadel, “ L’ Audimat ou le porte-parole ordinaire”  in Cécile Méadel, Quantifier le public. Histoire  des measures d’audience de la radio et de la télévision, Ed. Economica, Paris,  2010 (pp.169-207) -  NB: una traduzione in italiano del testo sarà resa disponibile dalla docente all’inizio del corso.
  4. Paddy Scannell, "Personal Influence and the End of the Masses”, Annals of the American Academy of Political and Social Science, Vol. 608, numero monografico “Politics,Social Networks, and the History of Mass Communications Research: Rereading Personal Influence” (Nov., 2006), pp. 115-129 [per le/gli studenti iscritti il testo è scaricabile dalla banca dati JSTOR tramite i terminali della rete UNITO]
  5. Marshall McLuhan, Gli strumenti del comunicare, Il Saggiatore, 2007  (ed. or Understanding  Media, 1964) [solo:  Introduzione (pp. 23-25);  Parte prima (pp. 29-84); Cap. 11 (“Numero. Il profilo della folla” p.110-119); Cap. 30  (“Radio. Il tamburo tribale” pp.268-276); Cap. 31 (“Televisione. Il gigante timido” p.277-301)]

 

3)      Un volume a scelta tra:

  1. Daniel Dayan, Elihu Kats, Le grandi cerimonie dei media. La storia in diretta, Baskerville, Bologna, 1993 (ed or. Media Events, the live broadcasting of history, 1992)
  2. Derrick De Kerckhove, La pelle della cultura. Un'indagine sulla nuova realtà elettronica (a cura di Christopher Dewdney), Costa & Nolan, 1996 (ed. or. The skin of culture: investigating the new electronic reality, 1995)

 

4)      Un volume a scelta tra:

  1. Elihu Kats e Paul F. Lazarsfeld, L’influenza personale nelle comunicazioni di massa, ERI, Torino, 1968 (ed. or. Personal Influence: The Part Played by People in the Flow of Mass Communications, 1955)
  2. Margherita Guidacci, Malcom S. MacLean, Luca Pinna, Due anni con il pubblico cinematografico. Ricerche ed esperienze, Edizioni di Bianco e Nero, Centro Sperimentale di Cinematografia, Roma , 1958

Gli/le studenti che non possono frequentare le lezioni sostituiranno il corso (punto 1) con il volume:

Aldo Grasso, Massimo Scaglioni, Che cos’è la televisione?, Garzanti, Milano, II ed. 2009 [Solo Parte Seconda e Parte Terza: pp.275 - 464]

NB: tutti i testi che alla data di inizio del corso risultassero fuori commercio e non reperibili presso le biblioteche dell’Università di Torino saranno resi disponibili in copia dalla docente.

 

Texts for the examination (1+2+3+4):

1)      The contents discussed during lessons

2)      Essays required (tot pagine: 228)

  1. Joan Scott, “Il genere. Un’utile categoria di analisi storica”, in Paola Di Cori, Altre Storie. La critica femminista alla storia, CLUEB, Bologna, 2000 (p.307-347) [ed.or. “"Gender: A Useful Category of Historical Analysis“, American Historical Review, a.91, n.5, 1986]
  2. Bruno Latour, “Dove sono le masse mancanti? Sociologia di alcuni oggetti di uso comune” (p.81-119) in Alvise Mattozzi (a cura di), Il senso degli oggetti tecnici, Meltemi, 2006 [Ed. or. “Where are the missing Masses? The Sociology of Few Mundane Artefacts” in W.E. Bijker, J.Law, Shaping Technology/Building Society, MIT Press, 1992
  3. Cécile Meadel, “ L’ Audimat ou le porte-parole ordinaire”  in Cécile Méadel, Quantifier le public. Histoire  des measures d’audience de la radio et de la télévision, Ed. Economica, Paris,  2010 (pp.169-207) -  NB: una traduzione in italiano del testo sarà resa disponibile dalla docente all’inizio del corso.
  4. Paddy Scannell, "Personal Influence and the End of the Masses”, Annals of the American Academy of Political and Social Science, Vol. 608, numero monografico “Politics,Social Networks, and the History of Mass Communications Research: Rereading Personal Influence” (Nov., 2006), pp. 115-129 [per le/gli studenti iscritti il testo è scaricabile dalla banca dati JSTOR tramite i terminali della rete UNITO]
  5. Marshall McLuhan, Gli strumenti del comunicare, Il Saggiatore, 2007  (ed. or Understanding  Media, 1964) [solo:  Introduzione (pp. 23-25);  Parte prima (pp. 29-84); Cap. 11 (“Numero. Il profilo della folla” p.110-119); Cap. 30  (“Radio. Il tamburo tribale” pp.268-276); Cap. 31 (“Televisione. Il gigante timido” p.277-301)]

 

3)      A volume to be chosen between:

Daniel Dayan, Elihu Kats, Le grandi cerimonie dei media. La storia in diretta, Baskerville, Bologna,

1993 (ed or. Media Events, the live broadcasting of history, 1992)

Derrick De Kerckhove, La pelle della cultura. Un'indagine sulla nuova realtà elettronica (a cura di Christopher Dewdney), Costa & Nolan, 1996 (ed. or. The skin of culture: investigating the new electronic reality, 1995)

 

4)      A volume to be chosen between:

  1. Elihu Kats e Paul F. Lazarsfeld, L’influenza personale nelle comunicazioni di massa, ERI, Torino, 1968 (ed. or. Personal Influence: The Part Played by People in the Flow of Mass Communications, 1955)
  2. Margherita Guidacci, Malcom S. MacLean, Luca Pinna, Due anni con il pubblico cinematografico. Ricerche ed esperienze, Edizioni di Bianco e Nero, Centro Sperimentale di Cinematografia, Roma , 1958

Students who can not attend classes will replace Punto 1) with:

Aldo Grasso, Massimo Scaglioni, Che cos’è la televisione?, Garzanti, Milano, II ed. 2009 [Only Second and Third sections: pp.275 - 464]

NB: all the texts that are not available in the libraries of the University of Turin will be made available in a photocopied copy.



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Note

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Ultimo aggiornamento: 08/04/2014 10:19
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